Il Gigi Buffon dei Nao

Fiammetta Castagnini ha intervistato Domenico Bloisi, ricercatore del Dipartimento di ingegneria informatica automatica e gestionale “Antonio Ruberti” (Diag) della Sapienza Università di Roma, di ritorno da Lipsia dove, dal 30 giugno al 4 luglio, si è disputata la 20ª edizione della RoboCup [vedi la news Nao e i calci di rigore]. Con Spqr Team, creato dal professore Daniele Nardi, ordinario di Intelligenza artificiale e responsabile del laboratorio RoCoCo (Cognitive Cooperating Robots), sono partiti per la Germania sei robot Nao allenati dai ricercatori della Sapienza.

 

Nell’informale chiacchierata telefonica Domenico, team manager di Spqr, rivela il vero spirito della RoboCup, che non fa coincidere la vittoria in campo con il successo di una squadra.

Quest’anno, nononostante non siano saliti sul podio, Domenico è pienamente soddisfatto della trasferta tedesca che ha permesso al team di affrontare nuovi problemi tecnici e studiare soluzioni più efficaci.

In campo, infatti, non sono mancati imprevisti (una nuova palla che ha disorientato i giocatori) e qualche infortunio che ha richiesto più volte il “ricovero” alla clinica dei robot.

 

Nell’intervista anche una divertente curiosità… dietro al successo del portiere, il Gianluigi Buffon della nazionale dei Nao, c’è l’allenamento ai calci di rigore fatto con i bambini alla RomeCup!

 

 

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