Raymond Kurzweil, inventore, informatico e saggista statunitense, nel saggio The singularity is near scrive: “Proseguendo al ritmo odierno, il XXI secolo equivarrà a ventimila anni di progresso, per una velocità di circa mille volte superiore a quella del XX secolo”.
“Ora, il problema cruciale del nostro tempo è la necessità di un pensiero in grado di raccogliere la sfida della complessità del reale, vale a dire capace di cogliere le mutue connessioni, interazioni e implicazioni, i fenomeni multidimensionali, le realtà che sono in pari tempo solidali e conflittuali (come la stessa democrazia, un sistema che si nutre di antagonismi mentre li regola)”. Edgar Morin, La mia sinistra, Erickson, Trento 2011
Velocità dei cambiamenti (con traiettorie esponenziali) e complessità: possiamo sintetizzare così le grandi sfide da affrontare nel nostro secolo. Quale ruolo può giocare la scuola?
Ci sono ancora regioni in cui un giovane su quattro non prosegue gli studi dopo la secondaria di primo grado. Per il 40 per cento della popolazione tra i 25 e i 64 anni la “licenza media” è il titolo di studio più elevato. Solo il 24 per cento dei giovani consegue la laurea e solo l’8 per cento degli adulti è impegnato in attività formative. Sono alcuni dati che collocano l’Italia in fondo alla classifica dei paesi europei, ancora lontana dagli obiettivi fissati da Europa 2020. Tra i primi posti invece nel disagio giovanile, con cifre record per disoccupazione giovanile, abbandono scolastico e fenomeno dei Neet. Cosa funziona e cosa non funziona nella nostra scuola? Eppure l’istruzione “conviene”, perché aumentare la scolarizzazione dei nostri studenti aiuta il paese a crescere economicamente, soprattutto se si riesce a coniugare la qualità con alti livelli di inclusione, come sostiene da tempo Tullio De Mauro.
Parte proprio dalle sfide della contemporaneità il modello di Educazione per la vita elaborato da Alfonso Molina (Erickson, Trento 2016), modello che viene sperimentato quotidianamente nella Palestra dell’Innovazione e nelle scuole della Rete, grazie a un programma integrato di ricerca, azione, sviluppo e implementazione. E da questa visione strategica prende spunto il dibattito in programma al Campidoglio oggi, giovedì 6 ottobre, alle 10, all’interno della prima edizione della Phyrtual Innovation Week, a Roma dal 3 all’8 ottobre.
Intervengono
- Laura Baldassarre, assessore alla Persona, Scuola e Comunità solidale, Roma Capitale
- Alessandra Cenerini, presidente della Associazione Docenti e Dirigenti scolastici italiani
- Tullio De Mauro, professore emerito, Sapienza Università di Roma
- Alfonso Molina, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale
- Francesco Zambotti, responsabile Sezione Scuola, Area Ricerca & Sviluppo, Edizioni Centro Studi Erickson
Coordina Mirta Michilli, direttore generale Fondazione Mondo Digitale